Orchidee a Breda di Piave 2024

in copertina: Laelia lueddemannii 'Silvana' Campione della Mostra | © Società Felsinea di Orchidofilia APS

Breda di Piave (Treviso) ha visto in scena, nei giorni del 24 e 25 febbraio 2024, una sua seconda prima del mondo orchidofilo: Orchidee a Breda di Piave che, nella sua edizione 2024, non è stata solo un evento bensì una vera e propria prima mostra realizzata con il patrocinio del Comune di Breda di Piave e organizzata dalla Società Felsinea di Orchidofilia APS nella figura del suo presidente Daniel Klein e del coordinatore del sistema di giudizio Alejandro Capriles, presenti anche per consentire lo svolgimento delle operazioni di giudizio in mostra e al tavolo.
Il comune in provincia di Treviso aveva già ospitato il 29 gennaio 2023 la prima sessione di giudizio al tavolo delle orchidee, evento significativo nella storia dell’orchidofilia italiana, bissato il 22 luglio 2023.
Il Municipio, in via Trento Trieste, 26, è stato luogo ospitante la mostra con presenti gli espositori Orchideria di Morosolo e Zanatta Alberto – Arreda il Verde che, con la loro partecipazione, hanno arricchito l'evento con la loro straordinaria varietà di orchidee e condiviso la loro profonda conoscenza ed esperienza.
Le conferenze "I segreti dell'acqua" con Maurizio Libralato, "Caratterizzazione delle frazione volatile del genere Dendrobium" con Francesco Saverio Robustelli della Cuna e "Angeli e Demoni: Masdevallia e Dracula" con Stefano Bioni si sono tenute nella Sala Consiliare di Villa Olivi, in Piazza Domenica Olivi.

Il collegio giudicante, formato da Alejandro Capriles, Stefano Bioni e Luca Michelotto, ha conferito diversi riconoscimenti.

Laelia lueddemannii 'Silvana' di Ivan Marcassa ha ricevuto un Certificato di Valore (CV/SFO) di 78 punti; si fregia del titolo di Campione della Mostra oltre al Nastro d’Oro per la sezione Cattleya e generi affini; già Schomburgkia, l’esemplare giudicato, oltre alla classica fioritura scenografica tipica dell’ex genere divenuto sinonimo di Laelia, presentava fiori ben distesi di uno straordinario color ambrato, fuori dal comune per la specie.

Maxillaria sanguinea 'Adele' di Alessia Galli e Matteo Baldon ha ricevuto un Certificato di Valore (CV/SFO) di 77 punti oltre al Nastro d’Oro per la sezione Lycaste e generi affini; la cultivar spiccava in qualità per l’intensa e diffusa colorazione cremisi del labello estesa fin quasi al bordo distale.

Pterostylis curta 'Aldo' di Aldo Dello Iacovo ha ricevuto un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO).

Phaius flavus 'Dafne' di Ivan Marcassa ha ricevuto un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO) oltre al Nastro di Bronzo per la sezione Collabieae.

Cyclopogon lindleyanus 'Gabriella' di Ivan Marcassa ha ricevuto un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO) oltre al Nastro di Bronzo per la sezione Goodyerinae.

Barkeria obovata 'Alessia' di Aldo Dello Iacovo ha ricevuto un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO).

Per la sezione Phalaenopsis il Nastro d’Argento è andato a Phalaenopsis Joy Fairy Tale ‘Aldo’, celeberrimo ibrido complesso nella sua manifestazione pelorica trilabello, di Alessia Galli e Matteo Baldon; mentre il Nastro di Bronzo è andato a Phalaenopsis Palace Florastar ‘Ivan’, ibrido primario di Phal. florensis e Phal. tetraspis, sempre di Alessia Galli e Matteo Baldon, complimenti!

Per la sezione Cypripedioideae il Nastro d’Oro è andato a Paphiopedilum Michael Koopowitz ‘Stefano’, ibrido primario di Paph. philippinense e Paph. sanderianum, di Ivan Marcassa; mentre il Nastro d’Argento è andato a Paphiopedilum Lathamianum ‘Gioconda’, ibrido primario di Paph. spicerianum e Paph. villosum, di Gabriella Boso. Infine il Nastro di Bronzo è andato a Paphiopedilum Makuli ‘Sweet Francesca’, ibrido secondario di Paph. Maudiae (Paph. callosum × Paph. lawrenceanum) e Paph. sukhakulii, di Luca Michelotto.

A completamento della sezione Cattleya e generi affini il Nastro d’Argento è andato a Epidendrum parkinsonianum ‘Piave’ di Orchideria di Morosolo; mentre il Nastro di Bronzo è andato a Epidendrum porpax ‘Breda’ sempre di Orchideria di Morosolo.

Per la sezione Coelogyninae il Nastro d’Oro è andato a Coelogyne flaccida ‘Cheyenne’ di Ivan Marcassa; mentre il Nastro d’Argento è andato a Coelogyne cobbiana ‘Rocky’ di Orchideria di Morosolo; già Dendrochilum questo genere è divenuto a tutti gli effetti sinonimo di Coelogyne.

Per la sezione Spiranthinae il Nastro d’Oro è andato a Stenorrhynchos speciosum ‘Agnese’ di Aldo dello Iacovo.

Per la sezione Bulbophyllum il Nastro di Bronzo è andato a Bulbophyllum medusae ‘Gabriella’ di Ivan Marcassa.

Doverosi e sentitissimi ringraziamenti all'amministrazione di Breda di Piave e al suo sindaco Cristiano Mosole, che patrocinando questo evento offrono un supporto fondamentale e promuovono la cultura e la condivisione orchidofila all'interno della comunità.Ultimi ma non per ultimi si ringraziano calorosamente Ivan Marcassa (syn. il Presidente), Gabriella Bosio, Aldo Dello Iacovo, L’Agnese, Giorgio Facchin e tutti gli amici trevigiani per aver condiviso le meravigliose ed incantevoli piante di La serra del Presidente e, non da meno, per aver sfamato e abbeverato l’allegra combriccola nei floridi momenti ludici!

Congratulazioni a tutti i premiati e grazie a tutti i partecipanti!

Orchi-Share!

 

Luca Michelotto

I nonni materni germinano in lui il seme dell’orticoltura, cresce e matura in simbiosi alle sue Clivia, Lilium, Iris, Geranium, Camellia, Rhododendron, Hyacinthus, Narcissus, Zantedeschia, Hippeastrum, Hedera, Nerium, Hydrangea(e moltissime altre) appassionandosi e apprendendo lezioni di vita fin da piccolo, ovvero che coltivare è imparare a prendersi cura, è dedizione, è osservazione, la perseveranza nel ritentare dopo la perdita di una pianta e la gioia di una fioritura quale ricompensa di tanto impegno. Scopre l’amore per la famiglia delle Orchidaceae solo da adulto e, una volta approdato nella Società Felsinea di Orchidofilia APS, trova il terreno fertile dove radicare, crescere e fruttificare lo studio e la conoscenza di questa straordinaria famiglia di piante grazie al meticoloso percorso in corso nella scuola di giudizio SFO, dove attualmente è allievo giudice. L’interesse smodato per il genere Phalaenopsis l’ha portato ad essere fregiato del soprannome di Phalaenomane, che porta con orgoglio.

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