in copertina: Dendrobium unicum | © Società Felsinea di Orchidofilia APS
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🇱🇦 🇹🇭 🇻🇳 Descritto nel 1970 dal botanico danese Gunnar Seidenfaden. Cresce sia epifita sugli alberi che litofita su di piccole rocce, nella zona dell’Indocina e a un’altitudine di 800-1500 metri, a sviluppo simpodiale con pseudobulbi che arrivano ai 15-20 cm di lunghezza. È deciduo ovvero perde le sue foglie nel periodo di riposo e gli pseudobulbi assumono colorazioni rossastre con l’invecchiamento. Le infiorescenze si sviluppano dagli pseudobulbi maturati nell’anno precedente, sono stimolate dal leggero periodo di riposo, portano da 1 a 4 fiori di 4-5 cm di diametro.
💦 🚿 Irrigazioni
Necessita di un leggero periodo invernale di riposo fresco e asciutto. Durante il periodo di sviluppo vegetativo invece bagnature frequenti senza lasciare asciugare troppo tra le varie annaffiature.
🍽 😋 Concimazioni
Sospese durante il periodo di riposo. Durante il periodo di sviluppo vegetativo è preferibile microfertilizzazioni (dosi basse e costanti) con concime bilanciato, calcio, magnesio e biostimolanti.
🌤 💡 Illuminazione
Luce brillante, intensità media/medio-alta, sole diretto schermato nei mesi invernali, emisfero nord.
🤒 🌡 Temperature
Serra intermedia/intermedia-fredda, massima estiva non oltre i 28 gradi, minime invernali non sotto i 12 gradi.
💨 🧖 Ambiente
Umidità medio alta (UR almeno 70%) e ben ventilato specialmente con l’alzarsi della temperatura massima e dell’umidità.
🏠 🪴 Substrato
Sensibile agli eccessi di umidità. Consigliato su zattera a radice nuda o con un sottile strato di sfagno, condizione che però richiede umidità sopra il 70%; in alternativa in cestello con bark di pezzatura medio-grande e carbone vegetale naturale.
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In foto il Dendrobium unicum coltivato da Mauro Montanari