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in copertina: Phalaenopsis tetraspis f. imperatrix | © Società Felsinea di Orchidofilia APS

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🇮🇳 🇮🇩 Descritta nel 1870 dal botanico tedesco Heinrich Gustav Reichenbach. Originaria dalle isole Andamane e Nicobare e dall’isola di Sumatra dove cresce epifita, a sviluppo monopodiale, nelle foreste tropicali al livello del mare. Dopo varie vicissitudini tassonomiche, l’ultima delle quali a cura del botanico tedesco Olaf Rainer Gruss, dal 2016 al 2019 sono state riclassificate una serie di forme e varietà di questa specie, oltre a porre fine (forse) alla classificazione come specie a sé della Phal. speciosa,  le quali, così come accettato dai Royal Botanic Gardens, Kew, sono tutte sinonimi eterotipici (o sinonimi tassonomici) della Phal. tetraspis. Riassumendo (non troppo esaustivamente, sarebbe necessario un trattato 📝 📃 ) nel complesso di questa specie abbiamo quindi:

  • La Phalaenopsis tetraspis nella forma tipo con fiori color bianco-avorio e le punte dei tepali da giallastre a verdastre, ma anche nella forma con possibilità di presenza di righe o sottili strisce irregolari e asimmetricamente disposte (commercialmente distribuita come ‘Stripes’) oppure nella forma con i tepali più o meno diffusamente tendenti al verde (commercialmente distribuita come ‘Green’).
  • La Phalaenopsis tetraspis f. speciosa con fiori a sfondo bianco-avorio e macchie striate dai toni che possono essere rosa o viola oppure rossi. La particolarità di queste macchie è che difficilmente sono riprodotte egualmente sui fiori (anche nella stessa infiorescenza): sono per lo più eterogeneamente distribuite senza replicare degli schemi ricorrenti.
  • La Phalaenopsis tetraspis f. imperatrix con fiori in cui la presenza del colore bianco è in tutti i tepali quasi completamente assente, lasciando spazio alla presenza di colori quantomeno omogeneamente distribuiti dai toni rosa o viola oppure rossi, come possiamo osservare nella foto.
  • La Phalaenopsis tetraspis f. christiana in cui i fiori sono chiazzati rosa-porpora nei sepali e i petali sono bianco puro ma… non sempre! Capita anche che uno o entrambi i petali possano chiazzarsi di colore, come capita anche che i sepali, uno o due oppure tutti e tre, siano bianco puro; non delude le aspettative di chi vuole osservare le molteplici possibilità cromatiche a ogni fiore di ogni infiorescenza! La cultivar più conosciuta di questa forma è la famosa ‘C1’.

Insomma, questa Phalaenopsis tetraspis è come una scatola di cioccolatini: ricca di diversi gusti, a ognuno il suo! 🎁

💦 🚿 Irrigazioni
Regolari tutto l’anno, con l’abbassarsi delle temperature minime far asciugare tra una bagnatura e l’altra.

🍽 😋 Concimazioni
Regolari tutto l’anno, preferibile microfertilizzazioni (dosi basse e costanti) con concime bilanciato, calcio, magnesio e biostimolanti.

🌤 💡 Illuminazione
Luce indiretta, intensità media/medio-bassa.

🤒 🌡 Temperature
Intermedia-calda, minima preferibilmente non sotto i 18 gradi a meno di tenere la pianta abbastanza asciutta e comunque per breve tempo.

💨 🧖 Ambiente
Mediamente umido (UR 60%) e ben ventilato specialmente con l’alzarsi della temperatura massima e dell’umidità.

🏠 🪴 Substrato
Bark di pezzatura media, in base al proprio ambiente di coltivazione possibile aggiungere qualche inerte (agriperlite, zeolite o pomice).

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In foto la Phalaenopsis tetraspis f. imperatrix ‘Miki Purple’ coltivata da Antonella Salvati.

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