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in copertina: Vandachostylis Lou Sneary | © Società Felsinea di Orchidofilia APS

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🇯🇵 🇨🇳 🇰🇷 🇰🇭 🇹🇭 🇻🇳 Ibrido registrato nel 1970 da Hajime Ono. È un ibrido primario, ovvero tra due specie, intergenerico, ovvero tra due generi, che in questo caso sono Vanda falcata e Rhynchostylis coelestis. Vi siete mai chiesti dove e come vengono registrati gli ibridi di orchidee? La RHS, ovvero la Royal Horticultural Society, fondata nel Regno Unito del 1804, è una delle più famose organizzazioni mondiali dedite all’orticoltura. Dal 1955, anno in cui le autorità internazionali di registrazione delle piante sono state formate, la RHS è stata dapprima la Registrar ufficiale per alcuni gruppi di piante coltivate, fino a oggi, in cui è la Registrar per nove categorie: conifere, clematidi, narcisi, dalie, delphinium, dianthus, gigli, rododendri e ovviamente le nostre amate orchidee. Pubblica The International Orchid Register, la lista centrale degli ibridi di orchidee, dove troviamo tutti gli ibridi per cui viene fatta richiesta di registrazione, che è stata quindi accettata.

💦 🚿 Irrigazioni
Regolari dalla primavera all’autunno, da ridurre sensibilmente in inverno con l’abbassarsi delle temperature minime e della quantità di ore di luce.

🍽 😋 Concimazioni
Regolari tutto l’anno, preferibile microfertilizzazioni (dosi basse e costanti) con concime bilanciato, calcio, magnesio e biostimolanti.

🌤 💡 Illuminazione
Luce brillante, intensità medio-alta, sole diretto (schermato nelle centrali estive) emisfero nord.

🤒 🌡 Temperature
Intermedia/intermedia-calda, minime non inferiori ai 14 gradi a meno di tenere la pianta asciutta nel leggero riposo invernale.

💨 🧖 Ambiente
Umidità medio-alta (UR almeno 60%) e ben ventilato specialmente con l’alzarsi della temperatura massima e dell’umidità.

🏠 🪴 Substrato
Sensibile agli eccessi di umidità. Consigliato su zattera a radice nuda o con un sottile strato di sfagno; in alternativa in cestello con bark di pezzatura medio-grande e carbone vegetale naturale.

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In foto la Vandachostylis Lou Sneary coltivata da Michela Piva.

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