Amicizia e orchidee: la Zagara d’autunno 2023 – Palermo

in copertina: Cattleya maxima f. coerulea ‘Ugo’ CV/GO-SFO | © Società Felsinea di Orchidofilia APS

Nella splendida cornice dell’Orto Botanico di Palermo, per due occasioni all’anno, il pubblico e i visitatori possono godere di meravigliose fioriture, splendide esposizioni di piante e soddisfare i propri desideri botanici più proibiti con specie rare ed introvabili.
Si tiene infatti per un intero fine settimana, dal venerdì alla domenica, con cadenza primaverile e autunnale la mostra-mercato, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Palermo rappresentato dal suo direttore prof. Michelangelo Gruttadauria e dall’Orto Botanico di Palermo nella persona del suo direttore, prof. Rosario Schicchi, intitolata “La Zagara” e in cui piante ornamentali e aromatiche, alberi da frutto, cactacee, succulente, piante eduli, piante acquatiche, piante carnivore, orchidee, e tante altre sono le vere, indiscusse protagoniste.
L’Orto Botanico di Palermo, fondato nel 1779 insieme alla Regia Accademia degli Studi, offre uno scenario unico e atmosfere suggestive e irripetibili grazie alla sua vicinanza al mare e alla ricchezza dei suoi viali progettati, per la prima volta nella storia, secondo il sistema linneano. Al suo interno sono presenti maestosi esemplari di Ceiba speciosa (già Chorisia speciosa), Plumeria, agrumi, palme, l’Araucaria columnaris più grande d’Europa oltre alle serre dedicate: impossibile non citare la Serra Carolina con le sue piante di caffè e le sue imponenti Plumeria obtusa e Plumeria stenophylla, la Serra della Regione che ospita un’importante collezione di Bromeliaceae, Anturium e Philodendron o ancora la Serra delle Succulente, la Serra delle Piante Carnivore e naturalmente la Serra delle Orchidee.
Ma per approfondire questo occorrerebbe (almeno) un altro articolo.
La mostra La Zagara è nata timidamente in un territorio in cui spesso la cultura dell’Estetica deve lasciare spazio alla cultura della Necessità, dove vige la regola del Compromesso, e la riuscita e lo sviluppo di questa manifestazione non erano affatto garantiti. Il successo sempre maggiore degli ultimi anni testimonia un certo cambiamento di direzione culturale nonché una maggiore diffusa attenzione – onestamente necessaria – alle problematiche “green”.
Durante la XXV edizione, che si è svolta dal 27 al 29 ottobre, tra i numerosi espositori, erano presenti per gli appassionati orchidofili le aziende specializzate Giulio Celandroni Orchidee di Giulio Celandroni e Sei Cime d’Oro Orchidee di Michele Cesi, entrambe con una vasta scelta di orchidee ibride e botaniche, anche se qualche altra specie interessante come le Ludisia o le Pleione – talvolta ingiustamente di serie B – si trovava anche presso altri venditori.
Inoltre, l’evento ha visto protagoniste due associazioni del panorama orchidofilo italiano che hanno dimostrato nuovamente come le collaborazioni fattive, produttive e che mettono in primo piano le relazioni umane con spontaneità, siano possibili anche in Italia.
In particolare Associazione Meridionale Amatori Orchidee APS (AMAO), che da ormai quattro anni cura e gestisce la Serra delle Orchidee dell’Orto Botanico a Palermo, grazie all’incessante e sapiente lavoro della dottoressa Rosalia Amato e dei soci disponibili, ha avuto l’occasione di allestire la propria esposizione fruendo del Gymnasium, luogo d’eccellenza, al solenne cospetto delle statue di Teofrasto, Linneo, Dioscoride, e Tournefort.
Con sommo piacere da parte del gruppo di AMAO-Sicilia sono giunti in terra sicula per questa lieta occasione gli amici della Società Felsinea di Orchidofilia APS nelle figure del suo presidente, dottor Daniel Klein, e del coordinatore del sistema di giudizio, dottor Alejandro Capriles, presenti anche per consentire lo svolgimento delle operazioni di giudizio della mostra dedicata alle orchidee.
Le soddisfazioni in tal senso per i soci dell’AMAO e per gli orchidofili siciliani che hanno contribuito ad allestire la esposizione di orchidee non sono mancate: infatti alle splendide piante in mostra sono stati conferiti diversi riconoscimenti. Tra le bellezze in esposizione vale la pena ricordare la Cattleya maxima f. coerulea ‘Ugo’ CV/GO-SFO, di Ettore Di Giovanni, campione della mostra e vincitrice del Nastro d’Oro per la sezione Cattleya, la Cattleya violacea ‘Muse’ FCC/AOS di Ettore Di Giovanni e la Guaritonia Why Not ‘Fresia’ di Livia Burgio, vincitrici rispettivamente di un Nastro d’Argento e di un Nastro di Bronzo sempre per la sezione Cattleya e generi affini, e la Coelogyne fimbriata dell’Orto Botanico di Palermo, vincitrice di un Nastro d’Oro per la sezione Coelogyne.

È stato inoltre gradito ospite nella sala del Gymnasium il socio SFO dottor Alessandro Wagner il sabato mattina, per presentare il suo libro Fare l’amore come un’orchidea. Storia e mirabilia del fiore più intelligente del mondo e per tenere una conferenza sull’evoluzione delle orchidee, intrattenendo il pubblico con racconti e aneddoti curiosi e affascinanti. L’approfondimento culturale dell’evento è stato successivamente arricchito dalla dotta conferenza della dottoressa Rosalia Amato sul genere Trichocentrum.
Ovviamente, data la combriccola, non sono stati pochi i momenti di goliardia, chiacchiere e condivisione, complici i numerosi spritz, cocktail, e la disponibilità del punto di ristoro dell’Orto Botanico.
È chiaro e risaputo anche che una mostra espositiva non si allestisce da sola: occorrono le energie di tutti i soci disponibili per ottenere un buon risultato senza esagerare con gli stress legati al trasporto delle piante, alle decorazioni, alla nomenclatura e alla vigilanza. Ma l’euforia, l’atmosfera magica, quasi onirica, che si creano quando convergono amicizia e orchidee ripagano e compensano di ogni fatica. E restituiscono entusiasmo.
Ecco quindi che in attesa delle prossime novità botaniche che troveremo alla Zagara di Primavera 2024 sarà bene recuperare le energie, pensare alla realizzazione del nuovo allestimento, alle nuove conferenze, dedicarsi alla coltivazione.

Congratulazioni a tutti i premiati e grazie a tutti i partecipanti!

Orchi-Share!

Ettore Di Giovanni

Appassionato e coltivatore di orchidee sin da ragazzino, ha conseguito la laurea in Chimica e insegna presso un Istituto Superiore a Palermo. Sotto la guida di Alejandro Capriles ha conseguito il titolo di giudice associato presso il sistema di giudizio della Società Felsinea di Orchidofilia APS ed è attualmente studente per la carica di giudice accreditato. Dal 2009 partecipa inoltre attivamente alle attività della Associazione Meridionale Amatori Orchidee APS. Nella sua serra con oltre duecento esemplari si trovano principalmente Cattleya.

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