Le piante premiate a Breda di Piave, 29.01.2023

in copertina: Cymbidium Ken Siew ‘Stefano’ CM/SFO | © Società Felsinea di Orchidofilia APS

Lo scorso 29 gennaio, Breda di Piave è stato lo scenario di un evento significativo nella storia dell’orchidofilia italiana: la prima sessione di giudizio a tavolo delle orchidee.

In Italia, il giudizio di orchidee tradizionalmente si è svolto nelle mostre, mentre che nel resto del mondo il concetto di giudizio è strettamente riservato al giudizio a tavolo. La differenza tra i due sistemi è molto semplice: in una mostra, le piante vengono giudicate nello stesso modo di un concorso di bellezza dove la vincitrice e le finaliste sono scelte tra le concorrenti presenti. In un giudizio a tavolo, ogni pianta viene giudicata per i propri meriti di qualità senza alcun riferimento ad altre piante. Sarebbe l’equivalente di un esame dove il punteggio di ogni partecipante viene concesso secondo la propria padronanza della materia in questione. Per essere in grado di giudicare una pianta in questo modo, servono anni di preparazione sotto la tutela di uno o più mentori in grado di potenziare i punti forti di ogni allievo e allo stesso tempo rinforzare i punti deboli, sempre coltivando la mentalità critica di ogni futuro giudice verso un equilibrio tra fatti e gusti, escludendo ogni pregiudizio personale.

L’evento è stato possibile grazie alla generosa accoglienza del sindaco di Breda di Piave Cristiano Mosole, che non solo ha reso disponibile la sala consiliare di Villa Olivi per la relazione, ma ha anche pubblicizzato l’evento e partecipato personalmente insieme ad alcuni suoi assessori. Tuttavia, vista la scarsa conoscenza generale in Italia sul giudizio di orchidee, eravamo incerti sull’accoglienza che una relazione su un soggetto poco conosciuto avrebbe potuto ricevere. Invece, la partecipazione del pubblico è stata aldilà di ogni aspettativa, riempendo pienamente la sala consiliare.

La presentazione si è svolta in modalità interattiva con la partecipazione diretta del pubblico guidato dal nostro coordinatore del sistema di giudizio SFO, Alejandro Capriles, insieme a Stefano Bioni, giudice associato e segretario, con Glerta Sadedini e Luca Michelotto, entrambi allievi giudici. La presentazione si è divisa in due tappe: la prima è stata dedicata ad una breve introduzione al concetto di giudizio di orchidee da parte di Alejandro, che ha spiegato come si svolge una sessione di giudizio a tavolo, descrivendo ogni passo del processo, mentre la seconda tappa pomeridiana si è concentrata sul giudizio al tavolo vero e proprio. Sono stati concessi in totale 11 premi: 2 Certificati di Merito (CM/SFO), 3 Certificati di Valore (CV/SFO), 3 Certificati di Merito alla Coltivazione (CMC/SFO), 2 Certificati di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO) e un Encomio alla Fragranza (EF/SFO).

Il Cymbidium Ken Siew ‘Stefano’ ha ricevuto un Certificato di Merito (CM/ SFO) di 83 punti per i suoi 36 fiori e 36 boccioli su 11 steli che mostravano un connubio molto armonioso tra i due genitori, il Cymbidium erythraeum e il Cymbidium tracyanum, con un verde oliva ampiamente maculato di mogano sui petali e sepali, ed un labello bianco fortemente macchiato di vinaccia. Vigorosamente coltivato da Ivan Marcassa.

Un Certificato di Merito (CM/SFO) di 82 punti fu concesso al Cymbidium erythraeum ‘Glerta’ - tra l'altro uno dei genitori del Cymbidium Ken Siew. Pianta molto vigorosa con 78 fiori su 6 steli. Petali e sepali verde giada con una maculatura noce molto pronunciata, in contrasto con il labello bianco striato di mogano ai lobi laterali e lievemente maculato di fragola sul lobo centrale. Coltivata da Ivan Marcassa.

Un esemplare ammirevolmente coltivato ancora da Ivan Marcassa, il Cymbidium sinense ‘Alejandro’, riceve un Certificato di Valore (CV/SFO) di 78 punti e un Certificato di Merito alla Coltivazione (CMC/SFO) di 82 punti. Con 106 fiori su 19 steli, petali e sepali verde oliva fortemente soffusi di rosso mogano creando un effetto marrone noce con forti striature più scure. Labello bianco soffuso di giallo con una pronunciata maculatura fragola irregolare.

Il Phragmipedium Sedenii ‘Graziano Grando’, un ibrido primario tra il Phragmipedium longifolium e il Phragmipedium schlimii, ha ricevuto un Certificato di Valore (CV/SFO) di 77 punti. Pianta di notevoli dimensioni con 5 steli che portano 3 boccioli e 5 fiori di una colorazione verde limone molto tenue e soffusa di rosso corniola con venature più marcate sui sepali e sfumature più intense ai bordi dei petali. Lo staminodio verde limone sbiancato completa il labello bianco completamente soffuso di corniola all’esterno con lievi sfumature e puntinature rosso fragola all’interno. Coltivata da Ivan Marcassa.

La graziosa Laelia anceps ‘Gabriella’ riceve un Certificato di Valore (CV/ SFO) di 75 punti: si tratta di un bellissimo esemplare della varietà hillii, un sinonimo di Laelia anceps subspecie anceps, di colorazione bianca su tutti i segmenti tranne che all’interno del labello che manifesta delle striature vinaccia con un giallo sottile al centro. 9 fiori molto ben proporzionati ed elegantemente portati su 3 lunghi steli. Coltivata da Gabriella Boso e presentata da Ivan Marcassa.

Lo splendido Stenorrhynchos speciosum ‘Agnese’ è stato premiato con un Certificato di Merito alla Coltivazione (CMC/SFO) di 82 punti per i suoi 12 steli che portano 100 boccioli e 264 vistosi fiori con sepali rosso corallo che contrastano meravigliosamente con i petali e labelli bianchi, elegantemente esibiti su un fogliame verde giada lievemente maculato di bianco. Pianta coltivata da Aldo Dello Iacovo.

Un meraviglioso esemplare di Paphiopedilum venustum f. albescens, cultivar ‘Francesca’, ha ricevuto un Certificato di Merito alla Coltivazione (CMC/SFO) di 85 punti per i suoi 6 eleganti fiori su 6 steli. Sepali bianchi fortemente striati di verde giada scuro, con labello verde limone segnato da forti venature verde giada; petali bianchi con sfumature verde giada e striature longitudinali più scure che svaniscono nelle apici sfumati di un lieve arancione pesca. Pianta proveniente dalla Collezione Graziano Grando, eccelsamente coltivata da Ivan Marcassa.

La Pleurothallis anfracta ‘Giulietta’ ha ricevuto un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO). Esemplare ben accestito con 2 fiori e 1 bocciolo su 7 steli. Specie raramente in coltivazione e meritevole del riconoscimento per i suoi curiosi fiori pensili di color crema fortemente soffuse di rosso sangue sui petali e sepali, con dei labelli crema decisamente maculati rosso sangue alla base e centro, completamente soffuse verso l’apice. Coltivata da Aldo Dello Iacovo.

Oltre a ricevere un Certificato di Riconoscimento Botanico (CRB/SFO), il Cyclopogon congestus ‘Agnese’ ha avuto la distinzione di essere il primo esemplare a ricevere un Encomio alla Fragranza per il suo peculiare aroma, descritto dal nostro segretario Stefano Bioni, recentemente promosso allo status di giudice accreditato: “Profumo di erba appena sfalciata, lievemente piccante, con sentori di pepe e olio appena franto”. La SFO è uno dei pochi sistemi di giudizio al mondo che riconoscono la fragranza come qualità degna di riconoscimento, avendo creato un premio apposito per individuare e descrivere effluvi di particolare qualità, distinti dalle fragranze più frequenti nelle Orchidaceae. Pianta ben accestita con 8 boccioli e 88 fiori su 6 steli, coltivata da Aldo Dello Iacovo.

Congratulazioni a tutti i premiati e grazie a tutti i partecipanti!

Orchi-Share!

Alejandro Capriles

Prolifico ibridatore di Cattleya per Fred A. Stewart Orchids a San Gabriel, in California negli anni Settanta e Ottanta, giudice accreditato dell'American Orchid Society (ora in pensione), nonché coordinatore formativo per la regione del Pacific South dell'AOS e redattore della prestigiosa rivista Orchid Digest negli anni Novanta, prima di trasferirsi in Italia nel 2002.
È sempre rimasto un appassionato di orchidee e del giudizio delle orchidee, passione che continua nel suo coinvolgimento con la SFO e nella creazione del suo sistema di giudizio.

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